Una tensiostruttura sorretta da esili piloni in rame ed alluminio fa da supporto ad un’improbabile ragnatela la quale ospita al suo interno la nostra mamma ragno. L’animaletto vibrante, dal corpo costituito da un motorino, osserva dall’alto i suoi ragnetti pronta e perentoria a intervenire tra ombre sequenziali e intermittenti. Ogni singolo pensiero o movimento saranno controllati con amore e la nostra indispensabile figura, inserita al controllo degli eventi, partecipa al gioco dei viventi ma solo per gestirne i contenuti. L’ipotetica avventura degli aracnidi è così pronta per l’inizio dei giochi. Potrebbero i ragnetti senza un piglio non credere per mamma il suo controllo?